1. |
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Aurora, brucia nel sonno le notti che non hai mai visto,
e mi ancoro al mostro che guarda ridendo.
Ricordo, di mille montagne, di sassi, di ossa e di sorrisi,
notti bruciate tra chilometri e volti di buio.
Troppi fatti fatti di pensieri,
corre il vento il tempo e mi pento.
Ogni scelta è la fretta del momento
E lo sento in tutto ciò che ho scelto.
Sono stato sempre abbagliato ed ora ho gli occhi bruciati.
Riguardo ricordi sbagliati, sono sempre più sbiaditi.
Solcavamo gli stessi sentieri, ed erano quelli più sbagliati.
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2. |
Convinzioni che crollano
03:52
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Le mie convinzioni crollano ancora.
Sembrava ieri, vivevo a pieno.
Sembra inverno ma fuori è caldo.
Cerco risposte, ma quel che cerco è perduto.
Tradito da me stesso.
Confuso, stordito.
Incapace di reagire.
Sono succube delle mie scelte.
Che cosa resterà se non questa inquietudine?
È come inverno ma è sempre più caldo.
Cerco risposte, ma quel che cerco l’ho perso.
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3. |
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Il silenzio nelle parole.
I tuoi volti divorati dal tempo.
Lamenti, grida e rimpianti.
False piste, nude illusioni.
Fiori appassiti di baleni svaniti.
Una foto ricordo d’istanti distanti.
Non siamo più ciò che eravamo,
ciò che eravamo.
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4. |
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Assorti nel grande buio della grande città raccolta.
Cavalchiamo le grandi onde del buio che ci circonda.
Noi figli di un altro tempo aspettando l’avvenire
Ci opponiamo alle avversità, senza riuscire.
Lasciarsi sconfiggere,
arrendersi, reprimersi.
Stringersi sempre più al nulla.
Affogare, risalire, ricadere.
Perdersi nel sonno più profondo.
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5. |
Aurora
02:03
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6. |
Tutto resta uguale
03:00
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Si riparte da capo, di nuovo da qui.
Gli anni sono passati, tutto scorre veloce.
E mentre tutto gira tu sei tale quale,
stesse rughe, stesso volto, stesse necessità.
La frustrazione è enorme, non ti lascia mai.
Sei schiavo dell’avvenire e dell’accadere.
Affogo i miei sbagli ed afferro la rabbia.
Labile è il tempo, non come me.
E così tutto resta uguale.
E mentre tutto gira tu sei tale quale,
stesse rughe, stesso volto, stesse necessità.
La frustrazione è enorme, non ti lascia mai.
Sei schiavo dell’avvenire e dell’accadere.
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7. |
Utopia di ogni giorno
02:27
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Non ci sono più quei tempi
In cui andavamo al mare.
Te li ricordi quei tempi?
No, non c’è più neanche la parvenza.
È incredibile come il passato
Sia ciò di cui tu abbia bisogno
Per riuscire ad aggiustare il presente.
Ma quando lo riprovi nulla è al suo posto.
Hai provato a riviverlo ancora oggi
Ma non c’è neanche più il ricordo.
Raccontami come abbiamo fatto
A diventare perfetti sconosciuti.
Anche se passiamo insieme il tempo
Siamo distanti anni luce.
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8. |
Come dovrei oppormi?
03:36
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Arriveranno giorni migliori
Per superare questa idea di fallimento
Che subisco e mi condanna senza remore.
E casco e più mi adagio anche se io lo nascondo.
Come dovrei oppormi?
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BYMYSIDE Cesena, Italy
Veniamo da Cesena, suoniamo dal 2012 con i pugni chiusi
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